PERCHE’ IL VENEZUELA?

Tanta è la motivazione che ci ha spinto in Venezuela. Eppure tutt’ora ci domandiamo perché ci troviamo qui? Per uscire dall’Europa e da quella zona di comfort che non ci fa andare oltre il nostro naso? Per venire a trovare dei parenti che da tanto tempo non incontravamo? Per metterci in gioco? Per unire l’utile al dilettevole? Durante questi due mesi abbiamo rivalutato le nostre scelte e la motivazione è stata spostata su ulteriori obiettivi, come quello di creare una produzione che serivirà a coprire le spese per la costruizione del laboratorio che tra qualche giorno sarà terminato e rimarrà qui a Cumanà, la città che ci sta ospitando. E infatti un’altra motivazione è nata, quella di tornare tra sei mesi e nel frattempo creare un ponte con chi rimmarrà a gestire la TINTAS AREPAS Y ALGO MAS, serigrafia Cumanà. Cosi come pellicani, che qui si vedono facilmente come i gabbiani da noi in Europa e che sembrano gli antenati degli  pterodattili, aspettiamo che qualche altra motivazione ci prenda alla sprovvista così da spiccare un super volo!

Questo è un blog che parla di serigrafia e non solo. E’ un blog in cui troverete riflessioni, spunti, bibliografie,  documentaries ( questa sezione è interessante perché attraverso dei video si possono comprendere le due principali  transizioni che questo paese ha subito, la prima da paese agricolo a industriale e la seconda come il Venezuela è diventato esportatore e produttore di petrolio, spesso a discapito delle popolazioni indigene, truffate dalle false promesse di uno stato accentratore), mappe, metodi per realizzare un laboratorio autoprodotto di serigrafia. Costruire questo laboratorio è stata dura, proprio perché non ci troviamo in un posto dove tutto è alla portata di portafoglio. Come spiegato precedentemente nel post TIME IS RELATIVE! , qui a causa della forte inflazione, la liquidità è un lusso e quindi di consequenza, trovare le cose non è facile. I beni che sono alla portata di tutti i giorni ci sono, gli altri è difficle trovarli e quindi spesso ci siamo rivolti al mercado libre via internet, ma visto la scarsa reperibilità dei materiali, il progetto ha subito notevoli ritardi nello spazio-tempo.

FIGHT FOR YOUR NATURE!E’ il sottotitolo per questo blog. Ogni giorno dobbiamo lottare non solo per la nostra identità, per far valere i nostri diritti, ma anche lottare per la nostra Natura, la nostra Terra, perché siamo parte di un tutt’uno e questo è innegabile

Dal pensare al realizzare un progetto ne succedono di fatti e per fortuna, altrimenti tutto sarebbe definito e inscatolato e a noi le cose perfette non sono mai piaciute! Le cose incastrate, insapettate e che fluiscono, queste sì che ci emozionano! Siamo partiti da Berlino con in mente questo progetto e per sei mese ci siamo autofinanziati, vendendo lungo l’East Side Gallery le nostre opere d’arte: vinili serigrafati con messaggi specifici legati principalmente al concetto di antimilitarismo, perché crediamo profondamente che l’Arte deve cercare tattiche rivoluzionarie per esistere. Per questo l’intestazione del blog è A.R.T. (Art Revolutionary Tactics).  Alle persone raccontavamo il nostro pogetto. Si sono appassionate e per questo anche è nato il blog, per rispetto ad una promessa. Alla strada non si può mentire.

Adesso sono quasi due mesi che siamo qui e ne sono successe di cose. C’è la possibilità che non riusciremo neanche a tornare in Europa a causa di questa assurda situazione che ormai è davanti gli occhi di tutt*. Siamo partiti che il termine CORONAVIRUS non era neanche menzionato e quando si pensava al Corona, si pensava alla birra Corona,  Fabrizio Corona noto personaggio della TV e a Marco Corona, grande disengatore di fumetti e non solo. Ora sembra che questa corona non la voglia proprio nessun* anche se bisogna affrontarla e l’unica maniera è non creare pregiudizi e notizie false. Il re ha abdicato, ma il popolo deve lottare e riprendersi quella corona questa volta una corona fatti di bread and roses. Si dice che dopo una crisi si è più forti e che partendo dal dolore si può costruire un nuovo mondo.

Comunque dicevamo, noi siamo qui. Dopo due mesi che cercavamo insieme al Prof. M. di andare con il progetto nelle scuole, sembra che qualcosa si stia muovendo. Grazie a due collaboratori che lavorano come operatori sociali, tra due settimane, se questa situazione del coronavirus ce lo permetterà, presenteremo il progetto sia in un Collegio di gesuiti chiamato Fe y Allegria che in una scuola di avviamento al lavoro chiamata S.E.C.A.L. Eh si qui tutte le scuole sono legate agli evangelici o ai gesuiti e quella che era la scuola pubblica, l’Università d’Oriente (UDO) purtroppo è stata privata del suo ruolo, saccheggiata e ormai  non ci sono più le infrastrutture per poter insegnare. Uno spazio vuoto, derubato da tutto. Il professore M. che insegnava economia e la professoressa A. che insegnava lingua spagnola ormai non possono più praticare la loro professione.

LA CULTURA E’ DEPAUPERATA E MILITARIZZATA

Come dicevamo prima stando qui tante nuove idee sono nate e una di queste, visto anche il basso costo dei materiali che utilizziamo, è la nascita di  OUT OF CAGE  progetto di autoproduzione il quale servirà a recuperare le spese dell’investimento effettuate in partenza e per supportare il mantenimento del nuovo laboratorio aperto. OUT OF CAGE sarà una raccolta di diverse autoproduzioni. Il leitmotiv sarà il Venezuela e il racconto della nostra esperienza quotidiana.

SUPPORTATE il progetto restando connessi* qui con il blog (dedicheremo una sezione per l’online shop). Vi terremo aggiornati sulle future date in cui il progetto sarà in viaggio per essere presentato. Durante queste presentazione potrete degustare tre prodotti tipici dello Stato di Sucre: CIOCCOLATO, RHUM e SIGARI. Ognuno di questi prodotti è acquistato direttamente dal produttore/ttrice. Anche questo sarà un altro viaggio in cui vorremmo farvi entrare per conoscere le realtà dell’autoproduzione venezuelana.

Vi starete chiedendo cosa c’entrano questi prodotti con la serigrafia. Infatti il blog si chiama TINTAS (Colori) AREPAS ( che è un prodotti tipico di qui fatto si farina di grano. La forma è tonda e si mangia soprattutto la mattina al posto del nostro cornetto o brioche. Si riempie di tutto quello c’è in frigo. Una goduria!) Y ALGO MAS (qui per algo mas si intende qualcosa in più. E una frase che si trova spesso scritta sulle insegne dei negozi, per dire che oltre a quello per cui il negozio è specializzato si possono trovare altre cose, a volte gli alimentari vendono anche cose di ferramenta).

SERVIRA’ UN PANDEMONIO PER SCACCIAR VIA LA PANDEMIA

 

This entry was posted in General. Bookmark the permalink.