•☆•CARIBIAN DRIM•☆•una “fresca” metafora del Venezuela•☆•

 

Film consigliatoci da una nostra amica Zory nonché dj Vania

 

 

 

 

Posted in General | Comments Off on •☆•CARIBIAN DRIM•☆•una “fresca” metafora del Venezuela•☆•

•☆•25 APRILE 1945•☆•25 APRILE 2020•☆•

•☆•Un articolo interessante per capire cosa sta accadendo oggi in Venezuela•☆•

¿Por qué se hundió el petróleo y cómo se agrava la crisis en Venezuela?

¿Por qué se hundió el petróleo y cómo se agrava la crisis en Venezuela?

Oggi siamo stati al mercato, sembra una grande festa ogni volta. Un grande rave Peccato però che tutta quella caciara è per arrivare prima ai banchi e accaparrarsi qualcosa, facendo file su file. La coda qui è qualcosa di sacro. Se decidi di farla è un’esperienza e prima o poi devi farla, devi sbatterci la testa. La fase 1 qui non è così pesante come in Europa, dicono che ci sono dei casi, ma non si sa quanti. La quarantena c’è e sarà fino al 13 Maggio. Diciamo che ci si avvicina alla fase 2 ed è quella degli scontri. Ieri ci sono state notizie di saccheggi. Ormai tutta la produzione è ferma. Dalle raffinerie ai raccolti che rischiano di andare persi perché non c’è modo di farli arrivare a destinazione, visto che manca la benzina. I pescatori stanno tornando al vecchio metodo: remare. La classe dirigente sembra sia rinchiusa nei suoi palazzi reali, mentre fuori la gente cerca di resistere.

Ecco diciamo che la differrnza tra la fase 1 e la fase 2 non è che ci sia mai stata, anche perché in Venezuela ci si è abituati a questa sorta di quarantena dittatoriale, sono anni che va avanti. Forse qualcosa cambierà e in questi casi come si dice?La speranza è l’ultima a morire, anche se a sta storia della speranza un pò stizzisce, perché ci si attacca troppo quando invece bisogna reagire e non aspettare che le cose arrivino da cielo. Comunque staremo a vedere che succede.

#fightforyournature #outofcage #inkneverdies #tacticforrevolutionaryart

 

Posted in General | Comments Off on •☆•25 APRILE 1945•☆•25 APRILE 2020•☆•

•INDIO NO HAY TIEMPO•LA LEGGENDA•

 

INDIA NO HAY TIEMPO
INDIA NO HAY HORA
INDIA CUANDO VA VA
INDIA CUANDO VIENE VIENE
C’è un punto in Venezuela dove due fiumi confluiscono: l’Orinoco e il Caronì. Quello che si crea è un effetto unico: un lago formato da due colori distinti il rosso dell’Orinoco e il blu del Caronì. Questo avviene perché la temperatura dei due canali è differente e crea una densità distinta che impedisce la loro unione. Dietro questo fenomeno c’è una leggenda indigena che racconta come questi due fiumi rappresentassero due esseri umani che si innamorarono, ma perché provenienti da due diverse etnie, non poterono mai unirsi e si scontrarono in guerre durate secoli. Una notte decisero di sigillare il loro amore con un bacio. Lo fecero su un lago e scapparono affinché nessuno ptesse separarli. L’Oceano Atalntico commosso dai due amanti, li portò nella sua corrente. La trasformazioni in fiumi fu l’equivalente della loro unione fino all’eternità. Si dice che quando il Caronì ha freddo, l’Orinoco offre un pò del suo calore e quando questo si sente soffocato, la sua sposa inala vento fresco per calmare il suo amato.

In questo momento complicato, stiamo cercando di raccogliere qualsiasi tipo di materiale per poter raccontare questo viaggio che stiamo facendo da fermi. La quarantena è entrata in Venezuela il 18 marzo e ieri è stato annunciato che si protrarrà fino al 16 maggio. Il progetto di serigrafia al momento è in pausa come tanti progetti nel mondo. Quando tutto potrà ricominciare lo faremo con la grinta di sempre imposibile da bloccare!

♡#WARISILLEGAL♤#FIGHTFORYOURNATURE ◇#DONTGROWUPITSATRAP♧#OUTOFCAGE

Posted in General | Comments Off on •INDIO NO HAY TIEMPO•LA LEGGENDA•

PERCHE’ IL VENEZUELA?

Tanta è la motivazione che ci ha spinto in Venezuela. Eppure tutt’ora ci domandiamo perché ci troviamo qui? Per uscire dall’Europa e da quella zona di comfort che non ci fa andare oltre il nostro naso? Per venire a trovare dei parenti che da tanto tempo non incontravamo? Per metterci in gioco? Per unire l’utile al dilettevole? Durante questi due mesi abbiamo rivalutato le nostre scelte e la motivazione è stata spostata su ulteriori obiettivi, come quello di creare una produzione che serivirà a coprire le spese per la costruizione del laboratorio che tra qualche giorno sarà terminato e rimarrà qui a Cumanà, la città che ci sta ospitando. E infatti un’altra motivazione è nata, quella di tornare tra sei mesi e nel frattempo creare un ponte con chi rimmarrà a gestire la TINTAS AREPAS Y ALGO MAS, serigrafia Cumanà. Cosi come pellicani, che qui si vedono facilmente come i gabbiani da noi in Europa e che sembrano gli antenati degli  pterodattili, aspettiamo che qualche altra motivazione ci prenda alla sprovvista così da spiccare un super volo!

Questo è un blog che parla di serigrafia e non solo. E’ un blog in cui troverete riflessioni, spunti, bibliografie,  documentaries ( questa sezione è interessante perché attraverso dei video si possono comprendere le due principali  transizioni che questo paese ha subito, la prima da paese agricolo a industriale e la seconda come il Venezuela è diventato esportatore e produttore di petrolio, spesso a discapito delle popolazioni indigene, truffate dalle false promesse di uno stato accentratore), mappe, metodi per realizzare un laboratorio autoprodotto di serigrafia. Costruire questo laboratorio è stata dura, proprio perché non ci troviamo in un posto dove tutto è alla portata di portafoglio. Come spiegato precedentemente nel post TIME IS RELATIVE! , qui a causa della forte inflazione, la liquidità è un lusso e quindi di consequenza, trovare le cose non è facile. I beni che sono alla portata di tutti i giorni ci sono, gli altri è difficle trovarli e quindi spesso ci siamo rivolti al mercado libre via internet, ma visto la scarsa reperibilità dei materiali, il progetto ha subito notevoli ritardi nello spazio-tempo.

FIGHT FOR YOUR NATURE!E’ il sottotitolo per questo blog. Ogni giorno dobbiamo lottare non solo per la nostra identità, per far valere i nostri diritti, ma anche lottare per la nostra Natura, la nostra Terra, perché siamo parte di un tutt’uno e questo è innegabile

Dal pensare al realizzare un progetto ne succedono di fatti e per fortuna, altrimenti tutto sarebbe definito e inscatolato e a noi le cose perfette non sono mai piaciute! Le cose incastrate, insapettate e che fluiscono, queste sì che ci emozionano! Siamo partiti da Berlino con in mente questo progetto e per sei mese ci siamo autofinanziati, vendendo lungo l’East Side Gallery le nostre opere d’arte: vinili serigrafati con messaggi specifici legati principalmente al concetto di antimilitarismo, perché crediamo profondamente che l’Arte deve cercare tattiche rivoluzionarie per esistere. Per questo l’intestazione del blog è A.R.T. (Art Revolutionary Tactics).  Alle persone raccontavamo il nostro pogetto. Si sono appassionate e per questo anche è nato il blog, per rispetto ad una promessa. Alla strada non si può mentire.

Adesso sono quasi due mesi che siamo qui e ne sono successe di cose. C’è la possibilità che non riusciremo neanche a tornare in Europa a causa di questa assurda situazione che ormai è davanti gli occhi di tutt*. Siamo partiti che il termine CORONAVIRUS non era neanche menzionato e quando si pensava al Corona, si pensava alla birra Corona,  Fabrizio Corona noto personaggio della TV e a Marco Corona, grande disengatore di fumetti e non solo. Ora sembra che questa corona non la voglia proprio nessun* anche se bisogna affrontarla e l’unica maniera è non creare pregiudizi e notizie false. Il re ha abdicato, ma il popolo deve lottare e riprendersi quella corona questa volta una corona fatti di bread and roses. Si dice che dopo una crisi si è più forti e che partendo dal dolore si può costruire un nuovo mondo.

Comunque dicevamo, noi siamo qui. Dopo due mesi che cercavamo insieme al Prof. M. di andare con il progetto nelle scuole, sembra che qualcosa si stia muovendo. Grazie a due collaboratori che lavorano come operatori sociali, tra due settimane, se questa situazione del coronavirus ce lo permetterà, presenteremo il progetto sia in un Collegio di gesuiti chiamato Fe y Allegria che in una scuola di avviamento al lavoro chiamata S.E.C.A.L. Eh si qui tutte le scuole sono legate agli evangelici o ai gesuiti e quella che era la scuola pubblica, l’Università d’Oriente (UDO) purtroppo è stata privata del suo ruolo, saccheggiata e ormai  non ci sono più le infrastrutture per poter insegnare. Uno spazio vuoto, derubato da tutto. Il professore M. che insegnava economia e la professoressa A. che insegnava lingua spagnola ormai non possono più praticare la loro professione.

LA CULTURA E’ DEPAUPERATA E MILITARIZZATA

Come dicevamo prima stando qui tante nuove idee sono nate e una di queste, visto anche il basso costo dei materiali che utilizziamo, è la nascita di  OUT OF CAGE  progetto di autoproduzione il quale servirà a recuperare le spese dell’investimento effettuate in partenza e per supportare il mantenimento del nuovo laboratorio aperto. OUT OF CAGE sarà una raccolta di diverse autoproduzioni. Il leitmotiv sarà il Venezuela e il racconto della nostra esperienza quotidiana.

SUPPORTATE il progetto restando connessi* qui con il blog (dedicheremo una sezione per l’online shop). Vi terremo aggiornati sulle future date in cui il progetto sarà in viaggio per essere presentato. Durante queste presentazione potrete degustare tre prodotti tipici dello Stato di Sucre: CIOCCOLATO, RHUM e SIGARI. Ognuno di questi prodotti è acquistato direttamente dal produttore/ttrice. Anche questo sarà un altro viaggio in cui vorremmo farvi entrare per conoscere le realtà dell’autoproduzione venezuelana.

Vi starete chiedendo cosa c’entrano questi prodotti con la serigrafia. Infatti il blog si chiama TINTAS (Colori) AREPAS ( che è un prodotti tipico di qui fatto si farina di grano. La forma è tonda e si mangia soprattutto la mattina al posto del nostro cornetto o brioche. Si riempie di tutto quello c’è in frigo. Una goduria!) Y ALGO MAS (qui per algo mas si intende qualcosa in più. E una frase che si trova spesso scritta sulle insegne dei negozi, per dire che oltre a quello per cui il negozio è specializzato si possono trovare altre cose, a volte gli alimentari vendono anche cose di ferramenta).

SERVIRA’ UN PANDEMONIO PER SCACCIAR VIA LA PANDEMIA

 

Posted in General | Comments Off on PERCHE’ IL VENEZUELA?

IL TEMPO COME VALORE!

2$ valgono 150mila bolivares soberanos, che pesano 1,5Kg e sono alti 10cm. Questa banconota nella foto si chiama monito, da mono che significa scimmia. E la cosa bella è che non li vuole nessun@!

Se il tempo è denaro questa immagine è la rappresentazione di quanto questa frase sia obsoleta. Immaginate di contare 150mila soberanos ch equivalgono a 2 $ e pesano circa  unchilo e mezzo!  Ci vuole tanto tempo, quando questo tempo potrebbe essere convertito per fare quello che ci piace. Il tempo non è  denaro per coloro i quali vedono il tempo come valore, mentre per il capitalismo e le sue diramazioni più vampiresche questa frase rappresenta ancora il cavallo di battaglia. Purtroppo siamo nat@ con questo modo di pensare e purtroppo quante volte ci è stato ripetuto di non buttare il nostro tempo perché è denaro. A noi personalmente questo modo di dire ha sempre irritato perché mette in primo piano una cosa materiale, nascondendo il tempo e il suo effettivo valore…un bene che nessuno può toglierci!                                                                                                                                          IL TEMPO DI STARE INSIEME E DI COLTIVARE LE NOSTRE PASSIONI

INDIO NO HAY TIEMPO

INDIO NO HAY HORA

INDIO QUANDO VA VA

QUANDO VIENE VIENE

L’INDIO, scultura che un tempo accoglieva chi arrivava a Cumanà, è stata spostata e divisa dalla sua tartaruga.

 

TARTARUGA che in lingua indio si dice MORROCOY.

IL TEMPO TIENE VALOR? EL TIEMPO SIEMPRE TIENE VALOR, A VECEZ TIENE PRECIO. (Il tempo ha valore? Sempre ha valore, a volte ha un prezzo)

Posted in General | Comments Off on IL TEMPO COME VALORE!

UN PO’ DI STORIA

 

Calle 24 de Julio, Estado de Sucre, Venezuela

E’ già un mese che siamo qui, esattamente nello Stato di Sucre, lo Stato più Orientale del Venezuela, esattamente a Cumanà e questa strada è importante, ricorda la nascita di Simon Bolivar colui che lottò per l’indipendenza della Colombia, Ecuador, Bolivia, Perù e Venezuela. Ognuno di questi stati ha poi sviluppato la sua forma di governo. Staccandosi dai colonizzatori spagnoli, anche se la situazione non cambiò molto. Iniziò un processo di decolonizzazione; una indipendenza politica ampiamente tutelata dalle compagnie mercantili inglesi, francesi, olandesi e statunitensi, con i banchieri tedeschi (Volmer, Fuller) facendo valere i diritti acquisiti durante la dominazione spagnola. Ma restò sempre un legame con la Spagna, che molte volte viene definita come “La Madre Patria”.

Simon Bolivar (Caracas, 24 luglio 1783 – Santa Marta, 17 dicembre 1830)

La parola “Caribe” – trasformata in “Caraibi” secondo la pronuncia inglese -, nella lingua degli indigeni Kariña, indiscussi dominatori di questo mare prima dell’ arrivo degli Europei, significa “Uomo”; quindi, Il Caribe è letteralmente “Mare degli Uomini”  una parte di mondo particolare, basta guardare la mappa per capire quanta ricchezza c’è e quante opportunità da sfruttare ci sono!

Mappa del Mar dei Caraibi

Indigeni, colonizzatori, corsari, pirati, avventurieri e trafficanti sono i protagonisti di questo mare. Alcune zone vengono chiamate “franche” ossia “porti liberi”, dove funziona un’economia meno controllata dal rispettivo stato di appartenenza, zone commerciali, industriali e finanziarie che godono di esenzioni fiscali e regole più elastiche per le attività economiche; come per esempio: Panamà, le Isole Caimàn, la Penisola di Paraguanà e l’Isola Margherita, le ultime due in Venezuela. Tante le storie di gente che si è persa nel mare, chi è tornato dopo anni, chi si è costruito una nuova vita altrove e chi è scomparso definitivamente senza lasciare tracce.

Da quando siamo qui ci ci stiamo osulla storia di questo paese, per capire perché si è arrivati a questa situazione. C’è chi vede in questa politica chavista l’ultimo tentativo socialista, ma in realtà è una farsa perché tutto si gioca su favoritismi, clientelismo e su nuove strategie figlie di quello che un tempo è stato il caudillismo fenomeno del XIX nato in nell’AMerica Meridionale e che vede il potere accentrato intorno ad un’unica figura carismatica che utilizza demagogicamente promesse per accaparrarsi voti. Nulla di così diverso rispetto a quanto  accaduto in Italia e nel resto del mondo. I buirattini cambiano, ma lo scenario è sempre lo stesso.

TUTTO IL MONDO E’ PAESE! Come dicono le nonne, parole sagge.

La costruzione del laboratorio di serigrafia è quasi alla fine, mancano dei dettagli. Oggi stiamo costruendo l’armadietto per mettere ad asciugare i telai. I tempi qui sono molti diversi rispetto a quelli a cui siamo abituati in Europa, qui è tutto più dilatato. Il caldo fa strani scherzi!Quando in una giornata si è riuscit* a fare una sola cosa, è una grande conquista, se se ne fanno due si fa la festa!

PER APPROFONDIRE CLICCA QUI SEZIONE LIBRI

 

 

Posted in General | Comments Off on UN PO’ DI STORIA

DI NECESSITÀ VIRTÙ!

Perrera, uno dei mezzi di trasporto del Venezuela

L’essere umano si abitua a tutto, è una cosa che si dice spesso. Ci si abitua al freddo, al caldo, al bene, ma più che altro al male, chissà perché. Ci si abitua alla noia, alla frenesia, ad essere sfruttatt* e a sfruttare. E così in Venezuela, da un pò di anni, ci si è abituat* a questa nuova forma di trasporto: la perrera, camionetta destinata ad accalappiare  cani e cagne, trasformata in trasporto pubblico. Si paga una tariffa, o quando si sale o quando si scende e la destinazione può essere verso i paesi vicini o anche un pò più lontani rispetto alla città, in questo caso Cumanà. Pima delle perrere lo Stato aveva elargito altri tipi di mezzi che venivano dalla Cina, poi peccato che non essendoci pezzi di ricambio ora questi autobus sono fermi, depredati da quello che si poteva e lasciati a marcire in qualche garage o patio. Ci sono stati parecchie morti a causa della pericolosotà di questi mezzi,che spesso sono senza norme di sicurezza, quando si è fortunat* c’è una corda per reggersi. E così queste perrere pian pian si riempiono di tanta umanità che si ammassa in unico spazio. C’è chi torna nei villaggi vicini dopo essere stato in città a vendere, ci sono buhoneros , venditori e venditrici di strada.Qualche giorno fa mentre eravamo al mercato abbiamo conosciuto Lourdes, una’amica di M. y A. Lei vive en un villaggio e insieme sono stati complici nel realizzare un progetto per la comunità: portare l’acqua costruendo un serbatoio.

Qui ci si abitua a tutto perché dopo anni di false promesse, le persone devono in qualche modo andare avanti. Il 12 Febbraio è la giornata della gioventù, el día de la juventud in cui si festeggia la battaglia di Josè Felix Ribas, militare e patriota che con un esercito di giovani adolescenti inesperti della guerra, sconfisse la potenza spagnola. Era il 1814. Qui ci si abitua a tutto anche a passeggiare lungo il mare con a fianco le macchine della polizia che servono a catturare chi la pensa diversamente.
Mi chiedo se i politici utilizzino le perrere come mezzi di trasporto, ma non credo. Questo è un problema che interessaa tutto il mondo e ormai è sotto gli occhi di tutt*.Lo specchio si è rotto per certe persone che non sanno più come guardarsi, ma meglio per loro altrimenti la strega ricorderebbe chi sono veramente!
Questo post è dedicato a chi si espone con le sue idee;
a chi accoglie le diversità senza fare processi, ma cercando di mettersi in gioco; a chi crede nell’antimilitarismo perché
LA GUERRA E’ SEMPRE ILLEGALE
Non è facile cambiare abitudini, soprattutto per chi ha sempre dettato leggi, ma non è detto che sia impossibile. Accettare la moltitudine e la moltepicità è la chiave per il cambiamento.

Las perreras sembrano un carnevale

Posted in General | Comments Off on DI NECESSITÀ VIRTÙ!

IL MACHETE E’ IMPORTANTE!

Se non sai usare il machete, si capisce che non sei di qui. In tutte le case ce n’è almeno uno  e principalmente si usa per aprire il cocco che qui non è duro come in Europa, ma è morbido e dentro c’è tanta acqua gustosa. Qui non si urla COCCOBELLOOOO, non è una cosa esotica e le palme sono una risorsa incredibile! Ci sono tante storie che ruotano intorno al machete. Se dovessi combattere lo sceglierei come arma, è com una spada,  meglio di un’arma da fuoco o di una bomba atomica, certo è pur sempre un’arma. Una battaglia combattuta con le lame sicuramente è meglio di una battaglia combattuta con i fucili, la vedo più leale!

Ci sono tante storie che ruotano intorno al machete. Una di queste racconta di una donna che viveva in un villaggio, sulle rive dell’Orinoco il fiume che per più di 2,000 km attraversa il Venezuela fino ad arrivare in Colombia. Il villaggio era formato da poche abitazioni: un bazar , la stanza dove si dormiva , una cucina comune ed  un albero, spesso secolare. La sera si prendevano le amache e tutt’intorno all’albero ci si riuniva per  trasmettere oralmente i racconti che diventavano le basi per costruire la storia e le radici del proprio villaggio. Tanti gli intrighi amorosi, spesso incestuosi, tante le storie che sembrava di essere a Macondo. Un giorno il cerchio si spezzò perché donna Miranda, da cui dipendeva tutta l’economia di quel microsistma, prese un machete, la canoa e montò il fiume, attraversandolo di notte. La tempesta stava arrivando e lei come una vera amozzone si diresse verso la foresta, per andare a riprendere il marito che era stato sedotto da una donna di una altro villaggio. Il vento andava sempre più forte e finalmente giunse a destinazione. Scese dalla canoa, con il machete si fece largo tra i rami, spezzandoli con colpi decisi e arrivò diretta alla tenda, al suo obiettivo. Puntò il machete contro il marito e con voce decisa disse: ” Sono venuta a riprenderti. Questo è un ordine!” il marito, senza salutare, con sguardo remissivo, la seguì. La tempesta era passata. I due tornarono al villaggio e come se nulla fosse successo, Donna Miranda ritrovò il circolo intorno all’albero. Il racconto  era già parte della memoria.

Con la pelle di cocco si realizzano le tele dei pescatori

Posted in General | Tagged , , , , , , | Comments Off on IL MACHETE E’ IMPORTANTE!

TIME IS RELATIVE!

Street Art, Cumana, Estado de Sucre, Venezuela

Street Art, Cumana, Estado de Sucre, Venezuela

Crono tagliò i testicoli a suo padre Urano (il Cielo) che rimase con Gea (la Terra), sua madre. Crono è il Tempo che diventa relativo, magari prima non lo era o lo è sempre stato? Fatto sta che ognun * di noi batte il suo tempo: veloce, lento, allegro ma non troppo, quattroquarti, controtempo, terzine, sincopato, anche il silenzio ha il suo tempo. Qui, nell’altro mondo si capisce di più la relatività del tempo, forse perché venendo dall’altro mondo tutto sembra più veloce! Partendo dal fatto che la situazione monetaria e di valore del denaro già impone una velocità differente de quella normale. Qui manca denaro effettivo, manca la liquidità e quindi per comprare un  platano, la banana che si frigge, quella grossagrossa, sensible la paghi con   tarjeta  o come dicono qui, per  transferencia  . Ovviamente pagando così, il prezzo di quel  platano  sarà più alto se lo si fosse pagato in contanti, quindi si cerca di ritirare liquidi dalla banca che però eroga solo 20,000 Bolivar Sobreranos, en biglietti da 100, chiamati “monitos” o scimmiette che non vuole nessuno e da 200. Quanto equivalgono 20,000? de 0,30 centesimi di euro. Così, el archivo en banca arrivano fin sulla strada e durano ore. Qualcuno dorme anche per strada per poter essere servito per primo alla riapertura.Se non ritiri non hai liquidità, anche se effettivamente a fine settimana hai solo 100,000 Bs più altri 3000 giornalieri che puoi ritirare dallo sportello automatico.Total 115,000 Bs circa. File anche per la gasolina, ci sono i gruppi su whattap che servono per aggiornarsi se e dove è arrivata la benzina and Così ci si avventa per cercare di essere i primi. Anche qui persone si addormentano nelle loro auto aspettando il prossimo messaggio su WhatsApp senza sapere quando l’autocisterna giungerà. Todos los quesos para perros de 25 litri alla volta. Ebbene sì, questo è quanto spetta ad ogni “processionario” della gasolina, e per chi conosce il gestore della pompa, scatta il pieno “ilegale” sotto gli occhi omertosi della polizia che controlla il flusso di macchine in entrata e il gestore che si riempe le tasche di questi biglietti che non hanno valore. 25 litri di benzina sono stati pagati sotto i nostri occhi 500 Bs.M. ci ha spiegato che il petrolio viene pagato ancora col vecchio tasso di cambio del Bolivar, quindi il gestore della pompa 1 litro lo acquista a 2 Bolivar. Se pensate che un sigaro ne costa 3000 Bs, l’idea che una persona ha dei prezzi viene letteralmente rasa al suolo!

Mezzi pubblici, Cumana

Una vera locura, se si pensa che questo è uno dei primi paese produttori di petrolio, sfruttato un tempo dalle grandi nazioni che avevano i Loro interessi a mettere le mani qui, che sono state brave a creare infrastrutture, per cui un tempo in Venezuela, c’ era l’università pubblica, che sfornava persone preparate per poter lavorare in una raffineria e persone culturalmente attive. Ma questo è durato fin quando, con l’avvento di Chavez (1998) tutto è stato privatizzato, pensando di non chiedere più aiuti a nessuno e diventare autosufficienti.Peccato che poi il potere è sempre il poter e quindi c’è stata una militarizzazione sempre più forte, tanto che ora tìo M. non può neanche più andare all’Università, riesce a malapena a fare una una lezione, perché ormai è diventata inagibile. Si stanno prendendo tutto dai computers passando dai  vetri delle finestre fino al tetto e i bagni. Le proteste ci sono, la persone cercano il cambiamento.

UDO, Universidad de Oriente

La situazione è di disagio totale, le persone sono stanche, disilluse (anche perché tutto questo va avanti da un bel pò di anni sicuro dal 2013). Molti ragazzi e ragazze sono andati negli Stati Uniti, in Cile, altri sono tornati perché la vita che facevano lì non era poi tanto diversa da qui e così hanno preferito stare vicino alla famiglia piuttosto che esser sfruttat *. Per noi che veniamo da un mondo più o meno privilegiato, questà realtà ci fa apprezzare quella libertà che sembra scontata, ma soprattutto quei diritti che dovremmo difendere con i denti, con le unghie, col cuore e col cervello.

Quindi qui il tempo è più che relativo perché se per ritirare 20,000 bolivar ci sono attese lunghissime, figuriamoci per costruire un laboratorio di serigrafia! Comunque grazie alla pazienza che diventa un ingrediente fondamentale per vivere qui, i pezzi del puzzle sono quasi pronti. Tra  mercado libre  attraverso internet e i vari negozi dove è difficilissimo trovare alcune cose, stiamo riuscendo a montare il tutto.

Posted in General | Tagged , , , | Comments Off on TIME IS RELATIVE!

La luna qui appare diversa!

Basta tenere gli occhi aperti, tanta curiosità e aprire le ali che anche quel posto, quel luogo che sembrava semper uguale, per un momento appare differentnte! Il viaggio è stato lungo per arrivare fin qui, ma ne è valsa davvero la pena. La luna appare diversa, la pancia è orizzontale e questa cosa già è spiazzante!

LUNA CRESCENTE PANCIA EN GIÙ. LUNA CALANTE PANCIA EN SÙ

META: il Venezuela. OBJETIVO : costruire un laboratorio di serigrafia, condividendo la nostra esperienza con le persone con cui collaboreremo.

Siamo arrivati ​​fin qui perché ci vivono due splendida persone M. e A. Entrambi professori universitari. Si sono conosciuti perché M. è sempre stato nelle cooperative sociali e un bel giorno decide di partire per un progetto, sarà durante questo viaggio che conosce A. Più o meno dai primi anni ’80 M. decide di lasciare lo stivale, la Bella Italia e adesso vive qui. Sono stata fortunata, quando ero piccola, con i miei siamo venuti a trovarli, erano gli anni d’oro del Venezuela, per me anni un pò di merda, ma grazie all’incontro con questo nuovo mondo pieno di cose differenti, una lampadina mi si accese. Adesso sono qui e appena sono arrivata mi è sembrato di fare un tuffo nel passato, soprattutto attraverso i sapori che affiorano ogni giorno, ricordandomi quanto questo luogo mi è rimasto dentro: lechosa, mango, tamarindo, platanos e mille altre cose.

Questo blog vuole raccontare passo dopo passo, attraverso un’accurata documentazione fotografica e video, la realizzazione di questo laboratorio serigrafico e cercherà di trasmettere attraverso le immagini e le visioni catturate le emozioni di paese pieno di contraddizioni, un paese tra i di … petrolio, che sta vivendo una crisi profonda, come dice il professore M .: TODO ESTO ES UN DAÑO ANTROPOLOGICO.

Siamo arrivati ​​il ​​23 Gennaio 2020 a Caracas, il giorno che si festeggia la liberazione dalla dittatura di Marcos Pérez Jiménez. Era 1958. Datos de Questa equivalentes al 25 de abril de 1945.

A festeggiare questa data sono sia la fazione di Chavez che l’opposizione, ma per motivi differenti. Oggi 4 Febbraio es la información en cui nel 1992 ci fu il colpo di stato contro Carlos Andrés Peréz da parte di un grouppo militari y da quel momento si trasformò radicalmente la scena politica venezuelana, con l’ascesa al poter de Hugo Chavez Frías.

Oggi 4 Febbraio 2020 sono già 12 giorni che siamo qui e questo è il nostro primo post e già siamo a buon punto con la costruzione della supermacchinaserigrafica!

Oggi 12 Febbraio è nata la CACHIMATABAQUERA. Lei vive nella umida foresta e ama fumare i sigari che le regalano quando gli amici tornano dalla città. Qui cachima è una donna dalle larghe vedute ama amare e non le importa del giudizio altrui, solo se chi la giudica sa giudicarsiLa Cachicamatabaquera

Posted in General | Tagged , , , , | Comments Off on La luna qui appare diversa!